La Prefazione del dottor S.
Soglia introduttiva fondamentale per la costruzione della finzionalità narrativa, dell’inattendibilità della voce narrante e del ruolo del lettore, la Prefazione del Dottor S. rappresenta un'ottima specola per visualizzare le diverse modalità di resa della traduzione del romanzo. Infatti, sul piano della mediazione dell'opera, lo statuto particolare e ambiguo del primo capitolo della Coscienza incide tanto sul suo posizionamento nella struttura quanto sulla sua restituzione tipografica: per esempio, la scelta delle edizioni inglesi di anticipare il primo capitolo del romanzo e di anteporlo al Sommario ha importanti conseguenze sulla lettura che in area anglosassone si fa della Coscienza fino all’inizio degli anni Sessanta, romanzo di cui non si comprende con chiarezza il genere letterario e che viene talvolta letto come una vera autobiografia (si veda per esempio l'articolo del «John o’ London’s Weekly» del marzo 1930).
Ma la Prefazione trova anche altre tipologie di resa grafica: l’edizione inglese del 1962 – la prima in area anglofona a mantenere il capitolo incipitario prossimo agli altri nello spazio testuale – e l’edizione russa del 1980 adottano il corsivo per il capitolo firmato dal Dottor S. (firma che manca dalle edizioni danesi del 1950 e del 1965, dall'edizione greca del 1987 e dall’edizione spagnola del 2007). A partire dalla traduzione del 1962, tutte le edizioni in inglese, compresa l’ultima di William Weaver (2001), attualmente in commercio, presentano una pagina bianca subito dopo la Prefazione, mentre gli altri capitoli sono consecutivi l’uno all’altro; questa scelta tipografica si riscontra anche nelle edizioni danese (1950, 1965), argentina (1953), jugoslava-slovena (1961), jugoslava-serba (1963), svedese (1967, 1976), cecoslovacca (1968), finlandese (1971), brasiliana (1980), cubana (1989), norvegese (1993), spagnola (2007). Nell’edizione francese del 1927, invece, la prima traduzione della Coscienza, a differenza degli altri capitoli, la Prefazione non è numerata e il titolo è di dimensione maggiore. In altri casi, sono i primi due capitoli ad essere considerati tipologicamente, e dunque tipograficamente, differenti: nell’edizione francese del 1954, Prefazione e Preambolo sono staccati dai capitoli successivi, mentre nell’edizione messicana del 2009 i primi due capitoli presentano, diversamente dagli altri, il titolo in grassetto.
È chiaro che si tratta di meri aspetti grafici, che però orientano i diversi percorsi di lettura che si possono fare del romanzo e che, assieme naturalmente alla resa traduttiva vera e propria e alle eventuali introduzioni dei curatori, incidono sulla ricezione dell'opera.
* La maggior parte delle riproduzioni proviene dalla collezione del Museo sveviano di Trieste.